Expo 2015: il nostro sopralluogo
Il 2015 è l’anno dell’Expo di Milano. I media ne parlano, la gente comune pure, c’è chi osanna l’evento e chi lo critica. Ma alla fine, com’è questa famosa Expo 2015? FinestrAperta non ha voluto farselo raccontare, ma ha preferito verificare in prima persona, recandosi in loco e soprattutto valutando l’effettiva accessibilità che un grande evento come questo dovrebbe garantire ai visitatori con disabilità. Ecco, quindi, i risultati dell’esperienza di due inviati in sedia a ruote a Milano.
Quest’anno il capoluogo lombardo ospita l’edizione del 2015 dell’Esposizione Universale, grandioso evento che si tiene ogni cinque anni in una diversa città del Pianeta. La prima Esposizione Universale si tenne a Londra nel 1851 e da lì ne seguirono tante altre, fino a quella del 2010 a Shangai, in Cina, ed ora a Milano. In queste occasioni, i vari paesi del mondo allestiscono dei padiglioni che fungono da “vetrina” in cui mettere in mostra ciò che le singole nazioni desiderano mostrare al pubblico. Spesso si decide di dare un filo conduttore alle Esposizioni Universali, infatti quest’anno si è preso in considerazione il tema dell’alimentazione.
Operazioni preliminari
In un nostro precedente articolo vi avevamo raccontato in dettaglio le complesse operazioni per prenotare il biglietto per la manifestazione. Nonostante le difficoltà oggettive, consigliamo di partire muniti di biglietto e prenotazione per il parcheggio. Anche se queste procedure non sono obbligatorie, vi faranno risparmiare tempo e preoccupazioni arrivati a Milano.
Raggiungere l’Expo in treno
Il viaggio dei nostri due inviati in sedia a ruote è avvenuto in treno. Le stazioni di partenza e arrivo sono state Roma Termini e Milano Centrale. La procedura consigliata consiste nel contattare telefonicamente il call center di Trenitalia (la compagnia di trasporti da noi presa in considerazione), prenotare il biglietto dei passeggeri con mobilità ridotta e dei loro eventuali accompagnatori e richiedere l’assistenza. Il giorno del viaggio, ci si recherà un po’ prima in stazione, si effettuerà l’acquisto dei biglietti prenotati e ci si recherà in Sala Blu per essere assistiti dal personale addetto. Nota di colore proprio sul personale: decisamente “simpatico” e disponibile quello di Roma Termini, serio e “gelido” quello di Milano Centrale.
Parcheggiare ed accedere a Expo 2015
Parcheggi grandi ma dispersivi.
Localizzare l’entrata di Expo 2015 non è affatto facile. Il sito espositivo è circondato da ben cinque parcheggi, tutti enormi. Al momento del nostro sopralluogo, il parcheggio consigliato alle persone con disabilità era quello denominato Merlata, ma le regole possono subire variazioni, quindi è meglio consultare il sito ufficiale di Expo 2015 per conoscere le ultime disposizioni. In ogni caso, al momento del nostro sopralluogo abbiamo trovato scarsa segnaletica, strade interrotte, lavori in corso ed altri visitatori persi, inviati da una parte all’altra da operatori non troppo informati.
Ma non disperate: prima o poi, una delle frequenti navette, completamente accessibili, messe a disposizione dell’utenza, vi porterà alle casse. Qui, biglietto alla mano, bisognerà passare un breve controllo e finalmente si potrà accedere all’area epositiva.
Dentro Expo 2015
Il sito espositivo di Expo 2015 è una distesa gigantesca, tutta su un piano, disseminata di grandi padiglioni. Per dare l’idea delle dimensioni dell’area, è come se stessimo parlando di un intero quartiere e gli edifici di questo quartiere sono in realtà dei padiglioni, ognuno dei quali è una sorta di museo relativo ad un paese partecipante all’evento. E così, passeggiando di padiglione in padiglione, si ha la sensazione di fare il giro del mondo: si entra in Turchia, si esce e ci si fa un giro in Cina, per poi passare al Brasile e così via, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Ci vorranno almeno un paio di giorni per vedere tutto quello che c’è in mostra e, se non si procede più che rapidamente, non basteranno neanche quelli.
Parliamo di accessibilità. Come detto, l’intera area si sviluppa su un piano, perciò non sono presenti i famigerati scalini o ostacoli importanti di altra sorta, quindi nessun problema particolare per chi si muove in carrozzina.
Servizi igienici accessibili
Comodi i servizi igienici, con un gran numero di bagni riservati ai visitatori disabili.
Per accedere ai vari padiglioni ci sono le scale, ma è sempre previsto un percorso alternativo per i visitatori con disabilità, con comodi ascensori pronti a trasportarci nei luoghi desiderati. Al momento del nostro sopralluogo dobbiamo però constatare che non tutti sono funzionanti, con una percentuale approssimativa del 10% di ascensori fuori servizio.
Molto disponibile il personale. E finalmente preparato. Non appena gli addetti si accorgono della presenza di una persona con disabilità, si avvicinano con cortesia e si offrono di indicarle la strada, scortarla o fornire informazioni.
Insomma, che si stia dalla parte degli ammiratori o da quella dei detrattori, il nostro consiglio è quello di non farsi raccontare cosa l’Expo è o non è. Noi vi testimoniamo che l’evento è accessibile, dopodiché sarete voi a farvi un’idea personale di questa manifestazione così grande, di cui tutti parlano.
per il reportage integrale finstraperta.it
Manuel Tartaglia e Michele Adamo